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Il professor Andrea

Audio in italiano

Le ripetizioni di matematica

È estate, e il calore avvolge la città in un abbraccio appiccicoso. Le strade sono semi-deserte, i passi echeggianti dei pochi passanti risuonano sui marciapiedi. In un palazzo anonimo, in un appartamento al terzo piano, la vita di Davide sta per prendere una svolta inaspettata. Ha diciotto anni, il corpo snello e agile, i capelli castani che gli cadono sugli occhi mentre si guarda allo specchio, sistemandosi i pantaloncini di jeans cortissimi. La t-shirt bianca aderisce alla sua pelle, evidenziando i contorni del suo torace giovane. Si sente elettrico ,consapevole del proprio fascino e della bellezza esagerata.

È il quarto anno di superiori, e la matematica, con la sua fredda logica, sembra essere l’ultimo dei suoi problemi. La scoperta della propria attrazione verso i ragazzi ha aperto un mondo nuovo, pieno di possibilità e desideri inespressi.

La sua mano scivola lentamente lungo il corpo, accarezzando la pelle liscia e giovane, mentre la mente ripercorre le esperienze passate, i baci rubati, le carezze furtive. Ma c’è qualcosa di più, un desiderio profondo che brucia dentro di lui, la voglia di conoscere il piacere nella sua interezza, di vivere quell’emozione che solo la prima volta può dare. L’estate, con la sua promessa di libertà, sembra essere il momento perfetto per realizzare questo sogno.

La portinaia del palazzo, una donna gentile con un sorriso materno, gli ha passato il contatto di un professore di matematica, un uomo di mezza età che dà ripetizioni per arrotondare lo stipendio. Davide non sa cosa aspettarsi, ma la curiosità e la speranza lo spingono ad accettare. Due volte a settimana, si reca nell’appartamento del professore, un luogo che sa di libri antichi e tè alla menta.

L’uomo, con i suoi 48 anni, non è esattamente ciò che Davide immaginava. La sua figura è lontana dall’ideale di bellezza, ma c’è qualcosa nel suo sguardo, profondo e intenso, che attira l’attenzione del ragazzo. La pancetta prominente e la barba incolta, invece di repulsione, suscitano in Davide un’insolita eccitazione. Ogni incontro diventa un’ occàsione per osservare, per studiare i movimenti dell’uomo, per immaginare cosa si nasconde sotto quella facciata di rispettabilità.

La casa del professore è un rifugio di quiete, un luogo dove il tempo sembra rallentare. L’arredamento è semplice, quasi spartano, con libri di matematica impilati ovunque e una lavagna che domina una parete. L’uomo, il prof. Andrea, è già lì, seduto a un tavolo, la camicia a quadri leggermente sbottonata, la barba incolta che gli conferisce un’aria trasandata ma affascinante. I suoi occhi ,però, tradiscono una tensione, un desiderio che cerca di nascondere dietro un’espressione severa. Davide entra, il profumo della sua pelle giovane e fresca riempie l’aria, e il prof. non può fare a meno di notare ogni dettaglio, ogni curva, ogni movimento.

La lezione inizia, ma la concentrazione è un miraggio. Davide si siede, con le gambe lunghe e depilate incrociate , e i piedi nudi che sfiorano il pavimento. Inizia a muoverli lentamente, con un piedino innocente che si trasforma in una provocazione silenziosa. il prof. cerca di ignorarlo, ma il suo sguardo è magnetico, attirato dalle caviglie sottili, dalle dita affusolate. Il respiro dell’uomo si fa più lento e affannoso, con il pacco nei pantaloni che si gonfia e si indurisce, diventando visibile sotto il tessuto. Davide sorride, sapendo di averlo in pugno, e sposta il piede, strusciandolo lungo la gamba del prof. , fino a raggiungere il suo inguine.

“Stai scherzando?” mormora il professore

con voce bassa e con occhi che brillano di desiderio represso.

“Sto impazzendo , per favore ,smettila.” 

Ma Filippo non si ferma. Continua, il piede che preme contro il rigonfiamento, il sorriso malizioso che si allarga. Il prof. si alza di scatto, il controllo che cede, e lo afferra, le labbra che si schiacciano contro le sue in un bacio profondo con la lingua, affamato. Le mani di Davide si muovono veloci, sbottonando la camicia del professore, e rivelando il petto villoso ,con i capezzoli che si inturgidiscono al suo tocco. Il prof. , intanto, esplora il corpo del ragazzo, con le dita che scivolano sotto la t-shirt, accarezzando la pelle liscia ,per poi scendere verso il culetto sodo, stringendolo con desiderio.

Davide si libera dei pantaloncini, il membro già rigido che pulsa, e si avvicina al professore, con le labbra che scendono lungo il collo e i capezzoli , per poi afferrare il suo membro spesso e gonfio con una mano. Lo accarezza lentamente, osservando il prof. che chiude gli occhi, con il respiro che si fa irregolare. Poi, con un movimento audace, Davide lo prende tra i piedi, massaggiandolo con i talloni e le dita, mentre il professore si lascia andare, con le mani che afferrano i capelli del ragazzo guidandolo verso il basso.

Si inginocchia, con la lingua che esce per leccare i piedi di Davide, succhiando le dita, il gusto della pelle giovane che lo fa impazzire. Davide ,intanto, continua a segarlo con le mani, con il ritmo che aumenta, e il piacere che sale. “ti Voglio ” , sussurra il prof. con voce bassa e gli occhi che brillano di desiderio. Davide annuisce ,con il cuore che batte forte, e si lascia guidare ,seduto sul tavolo con le gambe aperte. il professore si avvicina ,con la lingua che scende lungo il corpo del ragazzo, fermandosi sul buchetto vergine. Lo lecca lentamente, aprendo le natiche, esplorando con la punta della lingua ,mentre Davide geme, con il corpo che si tende e il desiderio che esplode.

“Sei pronto?” 

chiede il professore, con occhi che cercano i suoi. Davide annuisce, con il respiro affannoso.

“Sì, voglio farlo.” 

il professore non aspetta oltre. Si posiziona dietro di lui, con il membro duro e pulsante che preme contro l’entrata stretta. Entra lentamente, senza preservativo, il calore che avvolge Davide, e il dolore che si mescola al piacere. Geme, il corpo che si adatta, le mani del professore che stringono i suoi piedi, e le unghie che si conficcano nella carne. Lo penetra con forza , prima a pecora, con il ritmo che aumenta, e i gemiti che riempiono la stanza.

Poi Lo gira, le gambe di Davide che si alzano, il corpo esposto, e il viso contorto dal piacere e dal dolore. il professore lo guarda, il desiderio che brucia nei suoi occhi, e continua, i piedi di Davide che si stringono intorno alla sua schiena, le dita che scivolano sulla pelle sudata. Lo solleva, lo fa sedere su di sé, e Davide inizia a cavalcare, con il corpo che si muove su e giù, e il membro del professore che lo riempie completamente. I gemiti si fanno più intensi, il piacere che sale, fino a quando il professore esplode con il seme caldo che inonda Davide riempiendolo completamente.

Il silenzio cala, e il respiro affannoso che riempie l’aria. Davide si appoggia al petto del professore, con il cuore che batte all’unisono, e il calore che li avvolge. Da quel giorno le lezioni durano tre ore invece di due , e Davide impara non solo la matematica , ma anche il piacere, il desiderio e la passione.
E ora ,a ventuno anni, sa che ha ancora bisogno di quelle ripetizioni, non solo per i numeri, ma per il tocco , il calore e il sapore del professore.

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