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Voglia di trasgressione

Il sexy shop

Il sole del sud picchia implacabile sulle strade acciottolate del paese. Le case bianche, con le loro persiane verdi sbiadite dal sole, riflettono una luce accecante. L’aria è densa di profumi: basilico fresco ,aglio che soffrigge in qualche cucina lontana, e il dolce sentore di gelsomino che si arrampica sui muri. In una di queste case, al primo piano, Anna si muove con una grazia silenziosa, come se stesse danzando su un filo sottile tra la routine e il desiderio.

Ha cinquant’anni, ma il suo corpo formoso , i capelli neri corvini e gli occhi scuri che brillano di una curiosità inesauribile la fanno sembrare più giovane. È sposata, una vita tranquilla , ma oggi qualcosa dentro di lei si è svegliato, un’ombra di voglia che non ha mai osato esplorare. È sola in casa , Suo marito è al lavoro e i figli sono fuori città per il weekend. La quiete è assoluta , interrotta solo dal ronzio di una mosca che si posa sul davanzale della finestra.

Anna si guarda intorno, come se cercasse qualcosa che non sa ancora di volere. I suoi occhi scivolano sul televisore in salotto, un vecchio amico che promette evasione. Con un sospiro , si avvicina e inserisce un DVD nascosto tra i libri di cucina. È un film porno, scelto dopo ore di ricerca online, con il cuore in gola e le guance in fiamme. Preme play, e le immagini esplicite la colpiscono come un pugno nello stomaco.

Ma non è il sesso in sé ad attirarla. È il modo in cui la donna sullo schermo si lascia andare, come esplora il proprio corpo con una libertà che Anna non ha mai conosciuto. I suoi occhi si soffermano su una scena in particolare: una donna matura, simile a lei, che si lascia penetrare analmente da un uomo. Il volto della donna è una maschera di piacere, i suoi gemiti sono profondi, sinceri. Anna sente un brivido percorrerle la schiena, un’onda di calore che le si insinua tra le cosce.

È un desiderio che ha sempre represso, una curiosità sepolta sotto strati di vergogna e paura. Ma oggi, in questa casa vuota, decide di affrontarlo. Spegne il televisore e si guarda allo specchio del corridoio. I suoi capelli, raccolti in una coda di cavallo, incorniciano un viso che tradisce l’eccitazione. Si tocca il collo, la scollatura del vestito leggero come se volesse assicurarsi che tutto sia al suo posto. Poi, con un respiro profondo, prende le chiavi della macchina e esce.

Il sexy shop si trova in una via laterale, lontano dagli sguardi indiscreti. Anna parcheggia a due isolati di distanza, come se volesse mantenere una distanza di sicurezza tra sé e il luogo del peccato. Cammina velocemente, gli occhi bassi, con il cuore che martella nel petto. La porta del negozio è scura, con una piccola insegna luminosa che recita “Desideri Proibiti”.

Entra con esitazione, come se stesse varcando la soglia di un altro mondo. L’aria è pesante, carica di profumi dolciastri e suoni ovattati. Gli scaffali sono pieni di oggetti che la fanno arrossire: vibratori di ogni forma e dimensione ,frustini, manette, e cose che non osa nemmeno guardare. Si guarda intorno ,cercando di non attirare l’attenzione, ma i suoi occhi sono attratti da una sezione in particolare: i sex toys anali.

Prende un vibratore tra le mani, esaminandolo con cura. È liscio, di un rosa delicato, con una punta arrotondata che sembra fatta apposta per esplorare luoghi inesplorati. Il prezzo è scritto su un’etichetta bianca: 45 euro. Anna esita , poi si guarda intorno per assicurarsi che nessuno la stia osservando. Con un gesto rapido , lo infila nella borsa e si dirige verso la cassa.

Il cassiere, un uomo alto con un sorriso complice, le porge lo scontrino senza fare domande. Anna paga in contanti, con le mani tremanti, e esce dal negozio con il cuore in gola. Si sente come una ladra ,ma allo stesso tempo prova una sensazione di potere che non aveva mai conosciuto.

A casa, si chiude in bagno e si guarda allo specchio. Il vibratore è ancora nella borsa ,ma lei non ha il coraggio di tirarlo fuori. Invece, si spoglia lentamente, lasciandosi cadere il vestito ai piedi. Indossa solo un reggiseno di pizzo nero e mutandine coordinate. Si sente vulnerabile ,esposta, ma anche eccitata.

Prende il rasoio e la schiuma da barba, decidendo di iniziare con una preparazione meticolosa.

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